Cap. 0000
Introduzione
Alcune storie nascono dal silenzio, altre dalla scelta di restare.
Non si trattava di mancanza di alternative, ma della volontà di costruire qualcosa lì, in un luogo ricco di storia e significato. A Palermo, tra architetture che raccontano secoli di trasformazioni, ha preso forma uno spazio dedicato alla ricerca scientifica, indipendente e aperto, nato per guardare avanti senza perdere il legame con il proprio contesto.
Un ex opificio nel cuore della città è stato trasformato in un centro per il sapere e la sperimentazione; oggi ospita studiosi e ricercatori di discipline diverse, riuniti da un obiettivo comune: fare ricerca in modo libero e interdisciplinare, con un approccio etico e orientato al futuro.
È da qui che inizia la storia dell'Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (IEMEST), un polo di ricerca che si distingue per visione, metodo e capacità di costruire connessioni tra territori, competenze e generazioni.
È questo approccio che ci ha spinti a raccontare la sua storia.
Questo è HOW, numero tre.

Cap. 0001
Le origini dello I.E.ME.S.T., la ricerca indipendente che prende forma a Palermo
Nel panorama scientifico italiano, lo I.E.ME.S.T. nasce da una visione precisa: costruire un centro di ricerca indipendente, multidisciplinare e senza scopo di lucro, capace di collegare il Sud Italia e il Mediterraneo alle reti globali dell’innovazione.
Al centro di questo progetto ci sono valori chiari, quali indipendenza scientifica, apertura internazionale, impatto sul territorio.
Un modello che non si limita a produrre conoscenza, ma mira a generare sviluppo, formando talenti e promuovendo nuove opportunità per il sistema economico e sociale.
L’iniziativa prende forma sotto la guida di Bartolomeo Sammartino, figura di riferimento nel panorama scientifico e culturale italiano, capace di trasformare una visione ambiziosa in una piattaforma concreta di crescita e connessione.
Il riconoscimento come Organismo di Ricerca da parte del MIUR segna il primo passo di un percorso di espansione, che si traduce rapidamente in partnership accademiche, scientifiche e industriali a livello nazionale e internazionale.
La scelta della sede racconta la stessa filosofia: lo I.E.ME.S.T. restituisce alla città un ex opificio ottocentesco, abbandonato da decenni, trasformandolo in un’infrastruttura moderna; un edificio legato alla storia produttiva della città, riqualificato in un’infrastruttura moderna dedicata alla produzione di sapere. Un’operazione di rigenerazione urbana che diventa anche simbolo di innovazione sociale.
Con l’inaugurazione della sede di via Michele Miraglia, si afferma un nuovo modo di investire nella conoscenza e di valorizzare il territorio, costruendo ponti tra passato e futuro, tra radici locali e orizzonti globali.
“Apre i battenti un punto di riferimento della scienza a Palermo”, scrivono i media locali. Un'affermazione che oggi si traduce in una sfida ancora più ampia: generare valore attraverso la ricerca, l’innovazione e il coraggio di guardare lontano.
“Non abbiamo cercato un contenitore per la nostra idea abbiamo trovato un luogo che la completava. L’originalità dello IEMEST nasce anche da lì: dal voler costruire un modello di ricerca indipendente in un luogo che aveva perso funzione, ma non significato.”
- Bartolomeo Sammartino, Presidente I.E.ME.S.T.

Cap. 0002
Indipendenza, multidisciplinarità e meritocrazia al servizio del progresso
Dalla sua fondazione, lo I.E.ME.S.T. ha fatto dell’indipendenza, della trasversalità e della meritocrazia i propri pilastri. È un istituto privato che reinveste ogni risorsa nelle attività di ricerca e questa autonomia, unita alla scelta di non avere scopi commerciali, gli consente di operare con libertà, rapidità decisionale e una visione chiara degli obiettivi da raggiungere.
Nonostante le difficoltà legate alla sua natura e alla forma giuridica no profit, I.E.ME.S.T. ha sviluppato un modello organizzativo solido, capace di sostenersi attraverso bandi competitivi e progetti finanziati. Tale approccio ha permesso all’istituto di affermarsi come realtà credibile e reattiva, con una catena decisionale snella. In un panorama in cui la velocità di risposta è spesso determinante, riuscire a trasformare un’idea in un progetto attivo in tempi rapidi risulta fondamentale.
La multidisciplinarità è uno degli elementi distintivi di questa realtà, che promuove l'incontro tra saperi diversi per affrontare le sfide complesse del presente.
La convivenza di più discipline riflette il desiderio di recuperare una visione classica e unitaria della conoscenza, in cui ogni ambito contribuisce ad ampliare la comprensione del mondo.
Biomedicina, ingegneria, neuroscienze, intelligenza artificiale e discipline umanistiche si intrecciano in un approccio integrato, capace di superare le barriere specialistiche.
L'obiettivo è creare un patrimonio intellettuale collettivo, in cui il sapere si rinnova continuamente attraverso il dialogo e l'interazione tra aree diverse.
In questa logica di apertura e integrazione tra saperi si inserisce anche il processo di selezione dei nuovi affiliati.
La pertinenza con le aree di ricerca rimane centrale, ma viene sempre valutata con apertura, riconoscendo che un'intelligenza autentica sa generare valore anche da prospettive inattese.
L’adesione allo IEMEST segue un percorso chiaro e selettivo: dopo un colloquio preliminare, i candidati possono essere inizialmente ammessi a titolo onorifico, con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo attraverso il raggiungimento di risultati concreti. Una scelta che riconosce il merito individuale come unico vero criterio di crescita e di affermazione.
È un metodo costruito nel tempo, nato da un’idea semplice ma potente: dare spazio a chi ha le competenze e la volontà di costruire, indipendentemente dal percorso che ha avuto fino a quel momento. La Sicilia, come molti territori, ha bisogno di risposte e lo I.E.ME.S.T. sceglie di offrirle coinvolgendo persone che non hanno trovato scorciatoie, ma che sanno cogliere le opportunità e rispondere con impegno e qualità
La meritocrazia, in questo contesto, è un meccanismo operativo che consente all’Istituto di mantenere la sua identità e la sua sostenibilità. Chi entra a far parte di questa rete sa di doversi mettere in gioco, ma trova anche un ambiente in grado di valorizzare il proprio contributo. Un sistema che premia chi sceglie di essere parte attiva e che stimola ogni ricercatore a far crescere le proprie idee in modo concreto.
Tale approccio si dimostra capace di generare stimoli veri, riaccendendo la motivazione persino in chi ha già maturato esperienze significative altrove. È il caso dell’ing. Licata che, dopo anni di attività, ha ritrovato all’interno dello I.E.ME.S.T. l’entusiasmo per la ricerca e la sensazione di contribuire a qualcosa di grande.
L’Istituto con la sua struttura e la sua apertura è, quindi, uno spazio in cui anche i professionisti possono rimettersi in cammino con nuove prospettive e obiettivi.
Cap. 0003
Dalla scienza al territorio: un ponte tra conoscenza e applicazione
Lo I.E.ME.S.T. opera ogni giorno su più livelli, con un’attività che unisce ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e collaborazione con il mondo produttivo.
Sul fronte della ricerca, l’Istituto porta avanti progetti in ambito scientifico e industriale, spaziando dalla ricerca di base allo sviluppo sperimentale. I risultati sono concreti: centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali e partnership con atenei e centri di ricerca. Tra i progetti più rilevanti, quello condotto nel 2018 in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, che ha portato alla scoperta di nuovi composti antibiotici efficaci contro batteri resistenti.
Accanto alla ricerca pura, lo I.E.ME.S.T. investe nell’innovazione applicata, sviluppando soluzioni pensate per rispondere a bisogni concreti in settori diversi. Dalla produzione di energia rinnovabile alla diagnostica avanzata, fino alle nuove forme di interazione digitale, ogni progetto riflette la trasversalità dell’approccio dell’Istituto. Un esempio emblematico è la sala immersiva con pareti interattive, progettata internamente grazie a un software evoluto: un ambiente che combina ricerca tecnologica, sperimentazione didattica e nuove modalità di apprendimento.
Un tratto distintivo dell’Istituto è la sua capacità di fare da ponte tra il mondo accademico e quello delle imprese. Il focus è mettere a disposizione delle imprese - soprattutto delle PMI - un know-how concreto, operativo e immediatamente applicabile; in un paese come l’Italia, dove le PMI rappresentano la grande maggioranza del tessuto economico, trasferire loro competenze avanzate significa creare valore reale. È in questa direzione che si muove lo I.E.ME.S.T. , con una rete di oltre 250 aziende partner attive nei settori dell’agroalimentare, della sanità, dell’edilizia sostenibile e delle tecnologie digitali.
Un esempio recente è il Salone dell’ecocostruzione, organizzato nell’ottobre 2023 proprio nella sede dell’Istituto. L’evento ha messo in dialogo startup, imprese e ricercatori sulle tecniche di bioedilizia e sui materiali a basso impatto ambientale. Un’iniziativa simile è attiva anche nel comparto agroalimentare, dove lo I.E.ME.S.T. supporta le aziende nello sviluppo di modelli produttivi più sostenibili, attraverso sperimentazioni condotte all’interno del proprio Dipartimento di scienze agrarie.
Tali attività testimoniano l’approccio aperto dell’Istituto, che si configura come una realtà in costante contatto con il territorio, capace di affrontare sfide e di sviluppare soluzioni pratiche con un impatto diretto su filiere produttive, processi aziendali e sostenibilità ambientale.
A fianco della ricerca e del supporto all’innovazione, c’è un impegno continuo nella formazione e nella divulgazione scientifica. La sede di Palermo ospita regolarmente convegni, seminari e workshop dedicati a temi di attualità - dalla medicina dello sport post-pandemia all’agricoltura rigenerativa. Questi incontri coinvolgono ricercatori, professionisti, studenti e cittadini, con l’obiettivo di condividere conoscenza in modo accessibile e utile.
La collaborazione con scuole e università rafforza questo orientamento, promuovendo la cultura scientifica tra i giovani attraverso programmi di visite guidate e tirocini formativi. Per l’Istituto far conoscere la scienza da vicino, coinvolgere i giovani e creare occasioni di apprendimento concreto rappresenta per l’Istituto molto più di un’attività accessoria: è una parte fondante della propria missione.
Cap. 0004
I.E.ME.S.T., dove la scienza non ha confini
L’apertura internazionale è uno degli assi portanti dello sviluppo dello I.E.ME.S.T.. In poco più di dieci anni, l’Istituto ha costruito una rete di collaborazioni con università, enti di ricerca e organizzazioni scientifiche in Italia e all’estero, partecipando a progetti capaci di superare i confini regionali e posizionarsi in ambiti di ricerca strategici.
Una delle esperienze più significative è quella avviata nel 2016 con la NASA, nell’ambito del progetto 3D-CUBRO Space, dedicato allo studio degli effetti della microgravità sul sistema respiratorio umano. Si tratta di un tema centrale per le missioni spaziali di lunga durata, come quelle previste verso Marte. Il progetto, ideato da un team di ricercatori affiliati allo IEMEST in collaborazione con l’Università di Palermo, è stato selezionato e finanziato anche dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
La sperimentazione si articola in tre fasi: una fase terrestre condotta nei laboratori di Palermo, una fase in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), e un’ultima fase di analisi post-ritorno. Al consorzio partecipano anche l’Università di Leiden (Paesi Bassi), quella di Southampton (Regno Unito) e l’Università di Galveston (Texas, USA). Il coordinamento centrale, però, è stato affidato proprio alla sede di Palermo che per mesi ha ospitato team di biologi, medici e ingegneri aerospaziali per lo sviluppo dei protocolli e delle tecnologie necessarie.
L’obiettivo del progetto è comprendere e prevenire i danni al sistema respiratorio degli astronauti, spesso soggetti a patologie inspiegabili in assenza di agenti infettivi. I risultati attesi riguardano l’ambito spaziale e le applicazioni terrestri in campo medico e ambientale.
La collaborazione con la NASA rappresenta un traguardo importante, ma non si tratta di un caso isolato. Infatti, lo I.E.ME.S.T. partecipa a numerosi progetti finanziati dalla Commissione Europea e collabora con partner di primo piano, tra cui l’Università di Cambridge e diversi centri di ricerca del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Queste collaborazioni, oltre ad alimentare la produzione scientifica, favoriscono l’arrivo a Palermo di competenze, investimenti e reti internazionali. È così che la città e il Sud Italia entrano nei circuiti della ricerca globale, con progetti che partono da qui e trovano applicazione in tutto il mondo.
“La collaborazione con la NASA è la dimostrazione concreta che puntando sul merito, sulle competenze e su una visione chiara, anche un istituto indipendente può diventare protagonista nei più importanti scenari scientifici internazionali.”
- Bartolomeo Sammartino, Presidente I.E.ME.S.T.
Cap. 0005
Conclusione
Costruire uno spazio di ricerca indipendente in un contesto complesso come quello del Sud Italia ha significato, fin da subito, misurarsi con ostacoli strutturali quali l’assenza di finanziamenti stabili, la distanza dai principali poli accademici, la diffidenza verso modelli fuori dai circuiti tradizionali. Tutto questo ha reso necessario un lavoro paziente di costruzione della credibilità, basato sui risultati e sulla coerenza con cui sono stati perseguiti.
Lo I.E.ME.S.T. ha scelto un approccio aperto, multidisciplinare, capace di accogliere competenze diverse e metterle a sistema. Un’impostazione che richiede organizzazione, visione e capacità di coordinare gruppi eterogenei, ma che nel tempo ha dimostrato di saper generare valore reale, con progetti nati proprio dall’incontro tra saperi e approcci differenti.
Tra le sfide più rilevanti c’è stata anche quella legata alla permanenza dei talenti sul territorio. Per convincere giovani ricercatori a restare o tornare era necessario creare opportunità reali di crescita. Lo I.E.ME.S.T. ha scelto di farlo puntando su progettualità internazionali, collaborazioni di alto profilo e una struttura dinamica dove ogni persona potesse contribuire concretamente.
Allo stesso tempo, l’Istituto ha assunto un ruolo importante nel facilitare l’accettazione del cambiamento. In un contesto in cui per decenni molti imprenditori hanno operato dentro schemi consolidati, l’innovazione è spesso vista come un costo e non come un investimento. Una parte del lavoro dello I.E.ME.S.T. è proprio accompagnare queste realtà verso una nuova cultura dell’innovazione, aiutandole a riconoscerne il valore e i vantaggi concreti, anche attraverso il trasferimento di know-how.
In questa logica, si inserisce la scelta di rendere disponibili - in forma open-source - molte delle tecnologie e dei risultati di ricerca sviluppati. Non si tratta di rinunciare alla proprietà intellettuale, ma di mettere la conoscenza al servizio di una crescita collettiva, valorizzando le scoperte attraverso la condivisione e la possibilità di applicazione concreta da parte di altri soggetti.
Nei prossimi anni lo I.E.ME.S.T. mira a consolidare la propria posizione come centro di riferimento per la ricerca e l’innovazione: da un lato, proseguendo la costruzione di reti con istituzioni di eccellenza in Europa e nel mondo; dall’altro, consolidando l’impatto locale attraverso progetti legati all’energia sostenibile, al turismo scientifico, alla formazione tecnica avanzata e alla valorizzazione delle competenze locali.
L’Istituto punta, quindi, a sviluppare nuovi modelli di collaborazione con le istituzioni regionali, per orientare insieme le strategie di innovazione, e ad aprirsi ancora di più ai giovani professionisti, offrendo loro opportunità e stimolando percorsi di crescita che siano anche personali.
Oggi lo I.E.ME.S.T. continua a crescere come struttura indipendente e radicata nel territorio, capace di dialogare con il mondo accademico e industriale, senza rinunciare alla propria autonomia. Un laboratorio in cui la ricerca si mette al servizio delle persone, dell’economia e della conoscenza, con l’ambizione di contribuire a una società più aperta, preparata e capace di affrontare il cambiamento.