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Kairos Partners SGR

Intervista

Kairos: la Finanza come gesto culturale

Una storia di innovazione by HOW

Cap. 0000

Introduzione

C’è un momento in cui la visione diventa scelta e la scelta prende forma come responsabilità. In questo spazio nasce Kairos Partners SGR. Nel pensiero greco, kairos rappresenta l’istante decisivo: il momento giusto, irripetibile, in cui l’intuizione si trasforma in azione, in cui una decisione può cambiare la traiettoria delle cose. Un nome che racchiude già una direzione: quella di chi sceglie di abitare la complessità con lucidità, rinunciando alle scorciatoie, per cercare invece un senso duraturo.

Kairos nasce dall’esigenza di restituire alla finanza un significato più profondo, capace di tenere insieme rigore e relazione, metodo e visione, numeri e volti; rappresenta un gesto culturale prima ancora che imprenditoriale. Gestire un patrimonio significa assumere la fiducia di un cliente come impegno verso una continuità che attraversa il tempo.

HOW ha scelto di raccontare questa realtà perché riconosce, in Kairos, una delle forme più autentiche di visione applicata. Un’impresa che ha saputo crescere senza perdere il proprio tratto umano, e che continua a interrogarsi, ogni giorno, su come rendere la propria azione coerente con il mondo che cambia.

Una realtà in cui la cultura del rischio si intreccia con il rispetto per le storie individuali; in cui ogni collaboratore, pur parte di un sistema complesso, conserva lo spazio per proporre idee, contribuire con una voce propria, immaginare nuove strade. È anche questa capacità di rimanere aperti all’intuizione, di cogliere l’attimo, a rendere evidente che Kairos è più di un nome. È un principio operativo. È un modo di essere nel tempo.

In un panorama economico che spesso confonde velocità con valore, Kairos ricorda che la differenza la fa chi sa fermarsi, guardare in profondità, e scegliere quando è il momento di agire.

Perché il tempo, quello vero, non si subisce. Si abita.

Questo è HOW, Numero quinto.

Cap. 0001

Tre sguardi, un nuovo modello: la nascita di Kairos

Alla fine degli anni ’90, l’industria finanziaria italiana sembrava avere già tutte le sue risposte, ma a mancare, per molti investitori, erano le domande giuste. È in questo spazio di riflessione – prima che di opportunità – che prende forma Kairos: espressione di una convinzione precisa, quella che fosse possibile creare una realtà capace di unire rigore e visione, metodo e relazione.

Tre sguardi, tre caratteri, tre modi di intendere la finanza convergono in un progetto senza precedenti nel panorama italiano. Paolo Basilico, Roberto Condulmari e Guido Maria Brera trasformano un’amicizia professionale e intellettuale in una società fondata sul principio essenziale che gestire patrimoni significhi prima di tutto assumersi la responsabilità di una fiducia.

Kairos nasce per ridefinire il modo di fare risparmio gestito, unendo visione strategica, indipendenza operativa e cultura del rischio. Una struttura capace di dialogare con i mercati internazionali senza perdere la propria identità, costruita attorno al cliente e non al prodotto.

Fin dall’inizio, la sua funzione non è solo quella di proporre un modello alternativo, ma anche di riportare in Italia una gestione evoluta dei grandi patrimoni, che fino a quel momento tendevano a cercare all’estero competenze e prodotti.

L’obiettivo di fondo è contribuire a stabilizzare l’esposizione finanziaria di questi capitali, rendendola meno vulnerabile alla volatilità dei mercati e più coerente con una prospettiva di lungo periodo. In uno scenario di trasformazione sistemica, segnato dall’imminente ingresso nell’euro, dall’accelerazione dei flussi di capitale e dal consolidamento delle grandi banche, Kairos si definisce fin dall’inizio come iniziativa culturale prima ancora che imprenditoriale.

L’obiettivo non è solo confrontarsi sullo stesso terreno del mercato, ma anche introdurre un approccio diverso orientato sulla qualità della relazione e non solo sulla quantità del risultato. La complementarità tra le tre figure fondatrici è la vera infrastruttura del progetto: visione strategica, lettura lucida dei cicli economici ed elevata capacità analitica.

È questo equilibrio che ha permesso il consolidarsi di una società italiana indipendente, capace di misurarsi con i grandi player europei senza snaturarsi, dove le decisioni non si riducono mai a numeri, ma restano ancorate alle persone. Con l’ingresso nel gruppo Anima – parte del Gruppo Banco BPM – Kairos inaugura una nuova fase, interamente italiana.

Dopo che due dei tre fondatori hanno intrapreso nuovi percorsi, la società rafforza il suo radicamento nel Paese e rilancia la propria missione originaria: a oltre venticinque anni dalla nascita, Kairos continua a ispirarsi ai valori e agli equilibri fondanti, oggi all’interno di uno dei principali gruppi italiani specializzati nella gestione del risparmio.

Cap. 0002

La finanza come impegno condiviso, i valori dietro ogni scelta

Ci sono momenti, nella storia di un’azienda, in cui le decisioni operative coincidono con una dichiarazione di identità. Il percorso tracciato fin dall’inizio da Kairos non è mai stato disgiunto da un’idea precisa di responsabilità nei confronti dei clienti, del mercato, ma anche di sé stessa.

Nel 2008, quando la crisi di Lehman Brothers sconvolge gli equilibri finanziari globali, questo principio viene messo alla prova.

Mentre molte realtà, nel tentativo di proteggere le proprie posizioni, optano per sospendere i riscatti attivando il cosiddetto gate, Kairos compie una scelta diversa, meno protettiva nel breve periodo ma profondamente coerente con la propria visione: onora fino in fondo l’impegno assunto nei confronti dei clienti. Una decisione non scontata, che va oltre la logica difensiva.

È un gesto che riflette un sistema di valori profondo, che affonda le radici in ciò che la società è e intende rimanere. In tale scelta si legge un’idea precisa di finanza: una finanza che non cede all’automatismo della difesa e rimette al centro il rapporto fiduciario, anche quando comporta fatica, rinuncia o complessità.

La gestione di quella crisi ha reso evidente, in modo inequivocabile, un impianto valoriale che in Kairos precede ogni scelta tattica e orienta in profondità l’agire quotidiano. È una forma di rigore che non esclude l’iniziativa, ma la vincola a una lettura multilivello della realtà, dove si intrecciano le competenze dei manager, le sensibilità dei team e la consapevolezza che avere idee forti non significa procedere senza rete, ma saper costruire contesti in cui l’innovazione poggi su strutture solide, confronto continuo e responsabilità condivisa.

Si tratta di un approccio che richiede misura, capacità di adattamento e, soprattutto, umiltà: tre qualità che raccontano un’attitudine profondamente italiana, fatta di attenzione, ascolto e rispetto dei cicli.

Come ha ricordato Guido Maria Brera, “si tira solo quando si è sicuri di fare gol”, un pensiero che è sintesi di una postura mentale in cui risiede la consapevolezza che la finanza non sia un gioco per visionari solitari, bensì una pratica che richiede lucidità, coerenza e la libertà di cambiare idea quando serve. A questo si aggiunge un terzo elemento, meno visibile ma non meno determinante: la dimensione etica delle decisioni.

In molti casi, le scelte non sono guidate solo da una valutazione di rischio- rendimento, ma da una lettura più ampia, in cui le persone, le conseguenze e il contesto assumono un peso reale. In Kairos, i numeri contano, ma non dicono tutto: talvolta, una scelta morale dà senso a ciò che i calcoli da soli non spiegano.

È in questa prospettiva che si delinea un’idea di finanza come spazio possibile di ricomposizione: una visione positiva e non ingenua, dove si può contribuire a restituire un senso e un ordine. La comprensione che ciò che si difende, un certo modo di stare nei mercati, un certo modo di scegliere, va protetto ogni giorno, con fatica, misura e convinzione.

Non è una battaglia che sempre premia, né una visione che oggi incontra ovunque terreno fertile; eppure è una direzione che Kairos continua a percorrere, anche quando richiede di andare controvento. Ci sono principi che, una volta scelti, non si mettono più in discussione: si custodiscono.

Cap. 0003

Nuove generazioni e consapevolezza finanziaria, un’eredità da coltivare

Il radicamento etico che guida l’azione di Kairos si traduce in un impegno che va oltre la gestione quotidiana, mirando a favorire un rapporto rinnovato tra finanza e società.

Un impegno che coinvolge anche il ruolo delle nuove generazioni, chiamate a interpretare e abitare questo scenario in modo consapevole e attivo.

In chi si affaccia oggi al mondo del lavoro e della vita adulta si riconosce un desiderio autentico di incidere, di occupare uno spazio reale e non solo formale. Una volontà che nasce da una tensione ideale forte e che chiede ascolto e orientamento.

Quando scelgono una direzione, i giovani lo fanno spesso con convinzione genuina, ma questa forza rischia di disperdersi se non incontra strumenti adeguati. Tra questi, la comprensione del linguaggio economico e finanziario è forse l’aspetto più trascurato, pur essendo tra i più decisivi per orientarsi con consapevolezza nel presente e nel futuro.

Oggi la finanza attraversa ogni dimensione della vita quotidiana; che lo si scelga o meno, ciascuno si confronta con dinamiche economiche, dall’accesso al credito alla previdenza, dalla gestione del risparmio alle scelte di consumo.

Eppure la formazione resta spesso superficiale, frammentaria, affidata a momenti troppo tardivi o parziali. Kairos riconosce il valore di una consapevolezza diffusa e duratura, fondata sulla possibilità di compiere scelte lucide e informate.

Un impegno che si traduce nell’accompagnare le famiglie nel tempo e nel preparare le nuove generazioni a comprendere il significato e il peso di ciò che un giorno saranno chiamate a custodire. Il passaggio generazionale rende evidente questa urgenza. Sempre più giovani si troveranno, in modi e tempi diversi, ad assumere la responsabilità di un patrimonio.

Talvolta si tratterà di gestire ciò che altri hanno costruito; in altri casi, di dare forma a qualcosa di nuovo. In ogni scenario servono competenze, visione e un linguaggio che sappia attraversare le generazioni. Si tratta di una sfida educativa che incrocia la dimensione patrimoniale e, al contempo, contribuisce a preservare e proiettare nel futuro l’impianto valoriale che ha guidato Kairos fin dall’inizio.

È anche così che la finanza può ritrovare il proprio ruolo originario: strumento a servizio di una visione, capace di generare continuità e responsabilità.

Cap. 0004

La bellezza di lavorare in Kairos: un futuro da cogliere insieme

In un panorama spesso dominato da omologazione e automatismi, ciò che distingue Kairos è la capacità di rimanere fedele alla propria essenza: un’idea di finanza fondata sulla responsabilità, sulla visione e sulla possibilità di incidere nella costruzione del futuro.

È una postura che attraversa ogni capitolo della sua storia e che continua a guidarne il cammino. La forza di questa impostazione risiede anche nella struttura stessa dell’organizzazione, dove ogni persona, pur essendo un piccolo ingranaggio di un ecosistema più ampio, è messa nella condizione di coltivare un proprio approccio imprenditoriale.

Le idee non restano intrappolate nei confini dei ruoli: possono circolare, contaminare e trovare nuove sponde. In un ambiente dove la prossimità decisionale è reale, la proposta individuale può farsi iniziativa collettiva.

È in questo equilibrio tra autonomia e condivisione che prende forma un modello che non rinuncia né alla precisione né all’ambizione. In un contesto finanziario in cui la complessità è crescente e le soluzioni facili si rivelano spesso scorciatoie rischiose, la conoscenza rappresenta l’unico vero discrimine. Comprendere dove, come e perché viene impiegato il proprio capitale è un’esigenza diffusa, non un privilegio di pochi.

Assume, dunque, un valore decisivo il ruolo di chi gestisce il patrimonio con consapevolezza e trasparenza, restituendo al risparmio la sua dignità originaria e il suo senso più autentico – quello di essere una leva di futuro.

Cap. 0005

Conclusione

La storia di Kairos insegna che ci sarà sempre un futuro per chi saprà cogliere l’attimo e trasformarlo in valore duraturo.

In un settore spesso dominato dall’immediatezza e dalla ricerca del profitto a ogni costo, Kairos dimostra che un altro modo di fare finanza è possibile: uno in cui il tempo diventa un alleato da abitare con consapevolezza, i valori orientano ogni scelta e la fiducia reciproca rappresenta il patrimonio più prezioso.

Oggi Kairos Partners SGR prosegue su questa strada, radicata nella propria identità ma al tempo stesso aperta al cambiamento e alle nuove sfide.

La visione e il rigore che ne hanno segnato le origini continuano a guidarla, confermando che la finanza può ritrovare la sua dimensione umana e responsabile.

Raccontare Kairos significa entrare in un’idea di finanza in cui numeri e persone coesistono, in cui ogni investimento è anche un impegno morale.

È un invito a fermarsi, osservare, capire: perché solo conoscendo ciò che sta dietro una scelta finanziaria, un metodo, una storia, un’impresa, è possibile coglierne il valore reale.

In un’epoca in cui tutto rischia di ridursi alla superficie, Kairos rappresenta un invito a guardare oltre, a riscoprire il significato profondo del fare finanza e a custodirlo ogni giorno, con coraggio e convinzione.

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